Pezzo teatrale in vernacolo Policastrese
L’atto unico Tutt’i Paschi jssir’e bbinìssiru prende il titolo da un proverbio della tradizione popolare di Policastro…
L’atto unico Tutt’i Paschi jssir’e bbinìssiru prende il titolo da un proverbio della tradizione popolare di Policastro: Tutt’i Paschi jssir’e bbinìssiru, sulu Pascabbufania nu’ bbinissi maj (Tutte le Pasque andassero e venissero, solo l’Epifania non venisse mai) a cui l’autore si è ispirato. Secondo la credenza popolare durante la notte della befana camìnan’i muorti (camminano i morti), ritornerebbero nei luoghi in cui vissero, e poiché questa rivisitazione crea loro struggente nostalgia, questa notte per loro non dovrebbe mai venire. Nella cornice suggestiva ed evocativa del racconto di uno spirito, un morto, la commedia rappresenta la vicenda di Maria e Giseppu alle prese con la befana dei loro tre figlioletti, verso la fine degli anni ’40, in una Policastro ancora segnata dalle ferite della guerra. Alla loro vicenda si intreccia quella di altri personaggi attraverso un dinamismo narrativo in cui si alternano momenti di vita drammatici comici e lirici. Il realismo magico della cornice accoglie senza contrasti l’umana realtà delle vicende narrate, ancor più esaltata dalla vivezza espressiva del dialetto.
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